jueves, 22 de abril de 2010

Il Piano Sequenza

Il piano sequenza è una tecnica cinematografica che consiste nella modulazione di una sequenza (un segmento narrativo autonomo) attraverso una sola inquadratura, generalmente piuttosto lunga.

Come la profondità di campo, il piano sequenza prescinde dal montaggio (che attua un processo di sintesi eliminando tutto ciò che non serve al racconto), sfruttando la molteplicità dei piani all'interno della singola inquadratura e rispettando il tempo del mondo reale.

Tuttavia spesso si parla di piano sequenza erroneamente, chiamando in questo modo un'altra tecnica, il long take, a cui si fa ricorso più spesso. Si tratta di un'opzione estetica cui diversi registi faranno riferimento dopo l'uso rivoluzionario che ne fece il regista Orson Welles in Quarto potere (1941).



Verrà poi teorizzata e sviluppata in un contesto culturale differente da André Bazin, che la considerava una tecnica atta, insieme a profondità di campo e long take, a riprodurre la realtà, senza le costrizioni tipiche che venivano imposte dal découpage classico, il quale vincolava lo spettatore ad un significato e ad un'emotività ben precisi. Queste teorie verranno fatte proprie dalla Nouvelle Vague. Come possiamo vedere nel film "week end" (19967) di Godard.



Alfred Hitchcock ha girato un suo film (Nodo alla gola, 1948) con 8 piani sequenza. Il suo obbiettivo era quello di realizzare un film con un solo piano sequenza, ma le tecniche dell'epoca non lo consentivano. Le bobine della macchina da presa contenevano, infatti, un metraggio sufficiente per girare piani sequenza da una decina di minuti l'uno. Per simulare la continuità temporale e spaziale Hitchcock ha suturato gli otto piani sequenza tra loro sfruttando le superfici nere sopra la quale la macchina da presa capitava (schiene di personaggi, pareti, armadi, ecc...), rendendo invisibili i tagli. L'impressione che ne risulta è che il film sia girato in un'unica inquadratura.



Nel 1998 Brian De Palma nel film Omicidio in diretta usa un piano sequenza nella seconda scena del film di una durata di quasi 10 minuti in un palazzetto dello sport nella quale la macchina da presa segue costantemente Nicolas Cage, fu il piano sequenza con più comparse e personaggi che interagiscono mai realizzato fino a quel momento.



Nel 2002 Aleksandr Sokurov è invece riuscito a girare un film realmente con un unico piano sequenza: Arca russa (girato in digitale proprio per sopperire al problema della pellicola troppo corta in un unico caricatore) è ambientato nell'Ermitage di San Pietroburgo, dove un cineasta si trova a ripercorrere la storia della Russia dal 1700 ad oggi.



Nel 2006 Alfonso Cuarón applica il piano sequenza in un film d'azione girando due scene estremamente complesse ne I figli degli uomini.



Altri Esempi:

Kill Bill



Touch of evil



Goodfellas



Breaking News



Boogie Nights



I am Cuba



The Protector

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